Poeta e scrittore messicano. Dopo aver fondato nel 1931 la rivista "Barandal",
nel 1933 pubblicò la sua prima raccolta di poesie,
Luna silvestre,
che risente della lettura delle opere dei surrealisti. In seguito unì
all'attività letteraria quella politica e aprì nello
Yucatán una scuola per operai e contadini. Partecipò alla guerra
civile spagnola (1936) tra le file delle milizie repubblicane internazionali; da
questa esperienza la sua poesia derivò un accento più
rivoluzionario, testimoniato dalle raccolte
No pasarán e
Raíz del hombre. Al suo ritorno in Messico si allontanò dai
comunisti, in seguito all'assassinio di Trotzkij. Fondò e diresse alcune
riviste, tra le quali "Taller" (1938), "Tierra Nueva" (1940) ed "El hijo
pródigo" (1943). In seguito visse negli Stati Uniti, in Francia, in
Giappone e in India. Tornato di nuovo in patria, fondò la rivista
"Poesía alta" e nel 1957 diede alle stampe la sua opera più
celebre, il poema
Piedra de sol, seguito da
La estación
violenta (1958),
Salamandra (1960) e da diversi saggi. Divenuto
ambasciatore in India nel 1962, nel 1968 si dimise dall'incarico per protestare
contro le repressioni attuate in Messico nei confronti dei movimenti
studenteschi e si trasferì prima in Gran Bretagna, poi negli Stati Uniti.
Tra le altre opere ricordiamo:
Libertad bajo palabra (1949),
El
laberinto de la soledad (1950),
Claude Lévi-Strauss o el nuevo
festín de Esopo (1967),
Conjunciones y disjunciones (1969),
Posdata (1970),
El mono gramático (1972),
Corriente
alternante (1973),
Sor Juana Inés de la Cruz o las trampas de la
fe (1982),
Hombre en su siglo (1990), con cui ottenne il premio Nobel
per la letteratura (Città del Messico 1914-1998).